(detto
Champollion il Giovane). Egittologo francese.
Professore di Storia nell'università di Grenoble, e studioso di lingue
orientali, scoprì la chiave per decifrare i geroglifici egiziani rendendo
così possibile la conoscenza dei segreti della cultura e della poesia del
mondo dei faraoni. La scoperta venne annunciata il 17 settembre 1822 con la
celebre
Lettera relativa all'alfabeto dei geroglifici fonetici,
indirizzata a M. Dacier, allora segretario dell'Acadèmie Royale des
Inscription et Beuax Lettres di Parigi. La decifrazioine dell'antica lingua
egizia avvenne grazie alla
stele di Rosetta, trovata in Egitto nel 1799
dai soldati di Bonaparte. Portava tre versioni di una stessa iscrizione: una in
geroglifico, una in demotico (scrittura antica simile a quella araba) e una in
greco.
C. dopo aver interpretato i segni alfabetici che componevano i
nomi di Tolomeo e Cleopatra, intuì che gli Egiziani usavano diversi tipi
di scrittura nello stesso contesto: cioè oltre ai segni alfabetici (che
servivano più che altro a trascrivere i nomi stranieri), anche i
sillabici (che indicavano gruppi di due o tre sillabe) e gli ideogrammi. Scritti
principali:
Sommario del sistema geroglifico, 1824;
Lettere scritte
d'Egitto e di Nubia, 1833;
Monumenti d'Egitto e della Nubia,
1835-1845;
Grammatica egiziana, 1835-1841;
Dizionario egiziano in
scrittura geroglifica, 1841-1843; (Figeac, Lot 1790 - Parigi
1832).